I Glashütte Original Senator Blue sono stati presentati lo scorso anno proprio in questo periodo. Ho trascorso sette giorni con loro, incluso l’imbarazzo mattutino di decidere con quale dei due iniziare la giornata! Una bella fortuna lo ammetto.
La collezione Glashütte Original Senator
Con le sue forme classiche il Senator è secondo me per ora la collezione che più identifica le origini del marchio tedesco. È l’orologio che riprende i segnatempo da tasca realizzati a Glashütte a partire dalla metà del XIX secolo.
Si perché le origini di Glashütte Original sono uniche e assai curiose.
È il brand che oltre a comprendere opere e visioni di alcuni tra gli orologiai tedeschi più famosi come Julius Assmann, Ludwig Strasser e Gustav Rohde – tutti colleghi e amici di Ferdinand Adolph Lange – e successivamente Alfred Helwig – docente alla Scuola di Glashütte e inventore del tourbillon volante, accoglie i testamenti professionali di quasi l’intera comunità di artigiani che lavoravano nel piccolo borgo sassone dal 1845 sino a dopo la Grande Guerra.
Gli attuali Senator sono stati completamente rivisti nell’estetica nel 2013. La lunetta è stata molto assottigliata e questo ha permesso di montare quadranti di dimensioni ancora più grandi. Visto frontalmente i Senator odierni, grazie anche alla grafica e alle sfere a pera mimano alla goccia quegli orologi da taschino sassoni di una volta, si proprio quelli che a cavallo del XX secolo crearono non pochi problemi commerciali agli svizzeri.
E sono proprio i quadranti la particolarità più ricercata di questi due Senator Blue appartenenti alla Boutique Collection. Il blu dalle mille tonalità cangianti è stato ottenuto con diversi bagni galvanici.
Per ultimarli sono stati necessari decine e decine di lavorazioni manuali che vengono eseguite nella fabbrica di quadranti Glashütte Original a Pforzheim. Per saperne di più leggi l’approfondimento:
Senator Perpetual Calendar Blue
Ha a bordo tutte le complicazioni del Senator Panorama Date Moon Phase Blue più il calendario che avrà bisogno di una regolatina solo nel 2100.
Visto che partiamo dal fratello maggiore approfitto per raccontare quella che secondo me è la miglior sensazione che ti restituisce un calendario perpetuo: regolarlo.
Ebbene si, se sei davvero un appassionato di orologeria meccanica, ma se così non fosse non staresti leggendo la recensione di due orologi di questa fattura e così complicati, a parte guardare per tutto l’anno il quadrante aspettando la fine di ogni mese di febbraio (perché lui le conosce tutte – eccezioni comprese – su una base di 400 anni), il momento più bello è, sempre secondo me, quando ti prendi del tempo per regolare uno di questi segnatempo da cima a fondo.
Se non regolare un datario è (momentaneamente) perdonabile, ti immagini avere al polso un orologio che meccanicamente è in grado di fare misure che hanno dell’incredibile, come una camma che compie un’intera evoluzione in 100 anni, per allacciartelo al polso e quando guardi l’ora vedere numeri, giorni, mesi e tutto il resto a caso? Mai e poi mai.
Per regolarli, tutti i Senator Perpetual Calendar mossi dal Calibro 100-02 hanno cinque correttori: uno sulla carrure destra e quattro sulla carrure sinistra.
Come quando la mattina carichi un Calibro manuale, regolare un calendario perpetuo è un momento speciale e privato visto che sei tu e lui ; ma, in questo caso, se da una parte hai bisogno di più tempo, la soddisfazione alla fine è ancora maggiore.
Se sei curioso, c’è un sito che insegna passo per passo come si regola un Senator Perpetual Calendar, anche se non ce l’hai.
Complicazione a parte il centro di questo Senator è comunque il quadrante. Immancabile il tradizionale giro delle ore con numeri romani e minuteria a chemin de fer in bianco, come il resto delle indicazioni.
Secondo lo stile del marchio di lusso tedesco, nei suoi orologi l’indicazione del calendario più in risalto è sempre la Grande Data che qui chiude un rettangolo cui altri tre vertici sono rappresentati in senso orario da: fasi lunari, giorno e mese.
L’indicatore dell’anno è rappresentato da un circolino sotto la scritta “Glashütte Original”. Essendo su base di quattro anni quando è rosso significa che l’anno è bisestile. Le altre possibili indicazioni del circolino sono: GIALLO (primo anno dopo l’anno bisestile), NERO (secondo anno dopo l’anno bisestile), BIANCO (terzo anno dopo l’anno bisestile) ed ecco di nuovo il ROSSO a segnalarci un altro anno bisestile come il 2016 che sta ormai per finire.
Il Calibro 100-2
Movimento a carica automatica il Calibro 100 è la base di molti orologi del marchio interamente creati in-house. Ma delle sue esclusive caratteristiche meccaniche di ricarica ne parlerò più avanti.
Guardando attraverso il fondello si notano tutti i tratti somatici evidenti dell’orologeria sassone: platina chiusa a ¾ in alpacca, castoni che trattengono i rubini in oro, regolazione della racchetta micrometrica tramite collo di cigno e le meravigliose coste, non le classiche di Ginevra, ma quelle proprie dell’orologeria di Glashütte. Se vuoi saperne di più leggi:
La massa oscillante è scheletrata, reca le due G contrapposte, simbolo del brand, ed è munita di un peso aggiuntivo in oro 21 k per aumentare l’inerzia.
Al polso
Sul mio polso di medie dimensioni il Glashütte Original Senator Perpetual Calendar Blue con la sua cassa in acciaio da 42 mm di diametro è quasi al limite. Grazie però alla presenza di anse corte che fanno si che il cinturino non si allarghi nei punti di attacco con la cassa risulta comunque bello da vedere allacciato.
I 2 mm in meno dell’altro Senator Blue Boutique Collection, vanno incontro a polsi più contenuti. Certo che ogni volta che guardi l’ora e incontri tutte quelle indicazioni centenarie su un tappeto blu che simula il velluto per effetto delle tonalità che libera controluce, è una bella sensazione. La versione da me testata aveva un morbido cinturino di coccodrillo blu con fibbia pieghevole o deployante.
Prezzo e versioni
Il Senator Perpetual Calendar Blue è disponibile in tre versioni. Ref. 100-02-07-12-30 con cinturino in alligatore e fibbia pieghevole standard, prezzo 19.300 Euro. Ref. 100-02-07-12-50 con cinturino in alligatore e fibbia pieghevole corta, prezzo 19.300 Euro. Chi vuole un po’ “sportivizzarlo” e, perché no, dargli dei connotati più alla moda, può scegliere anche una versione con bracciale in acciaio inox Ref. 100-02-07-12-70 in vendita al prezzo di 20.600 Euro.
Senator Panorama Date Moon Phase Blue
Qui se da una parte perdiamo una complicazione affascinante come il calendario perpetuo, dall’altra guadagniamo in sobrietà con meno finestrelle che consentono di apprezzare ancora di più il quadrante blu e i suoi riflessi cangianti.
La cassa, anche in questo caso rivista nel 2013, misura 40 mm e alterna superfici lucide e satinate.
Sul quadrante, di fattura identica al fratello più complicato anche nella grafica e nel colore bianco, risaltano a ore 10 le fasi lunari e dalla parte opposta la Grande Data.
Grande Data
Chi conosce la complicazione della Grande Data (tutto meno che scontata – leggi questo articolo), sa che quella di Glashütte Original è il top.
Fai una prova. Salva la foto che ritrae il Senator Panorama Date Moon Phase Blue e con un qualsiasi programma di image editing aggiungi una barretta verticale in mezzo alla finestrella.
Come starebbe?
La Grande Data della manifattura ha i due cerchi delle unità non solo complanari ma anche concentrici, accorgimento che permette di fare a meno della famosa barretta bel mezzo che serve a nascondere il punto d’intersezione dei due cerchi.
Inoltre scatta subito dopo la mezzanotte, una bella finezza meccanica.
Fasi Lunari
A parte la loro presenza in un calendario perpetuo, obbligatoria visto che per definizione si tratta del calendario che tiene d’occhio a lunga distanza tutte le principali indicazioni astrali, le fasi lunari le trovi solo in orologi eleganti.
Come tutte le vere manifatture Glashütte Original ha interpretato questa complicazione a modo suo.
Prima di tutto nel Senator Panorama Date Moon Phase Blue lo sfondo, a differenza del datario per cui è stato scelto il colore blu per provocare un effetto tono su tono, è bianco.
La Luna, fresata a mano su un disco in acciaio – che solo in questo Senator non è azzurrato ma lucidato a specchio – è tagliata a un preciso angolo di curvatura. Questo permette di accentuare l’effetto “specchio”.
In certe posizioni delle fasi dove il satellite è rappresentato per intero, o quasi, osservando l’orologio si vede il proprio viso riflesso per intero nella Luna!. Le stelle che compaiono intorno sono serigrafate manualmente con un tampone a riporto.
Il Calibro 100-4
Una vecchia conoscenza il Calibro 100 base, in questa versione dotato dei moduli aggiuntivi per la Grande Data e le fasi lunari. Recentemente è stato modificato nel dispositivo d’arresto dei secondi che prevedeva un pulsante sulla carrure, ora sostituito da un più discreto correttore.
Le 55 ore di riserva di carica non sono un record, ma di potenza sotto ce n’è in abbondanza. Per non rischiare che la gestione delle complicazioni creasse alcuna esitazione sulla regolarità di marcia, gli orologiai hanno scelto di dare tutto in mano a due bariletti anziché uno.
Ma anche se non lo diresti, in parte per la fascia di prezzo cui appartiene, la famiglia dei Calibri 100 rappresenta uno tra i migliori movimenti automatici meccanici che vi siano oggi in circolazione.
Un Automatico Intelligente
Ora mi prendo la libertà di fare un approfondimento. Da sempre in un orologio meccanico la precisione di marcia dipende soprattutto da quanto costante è l’energia procurata dai bariletti. In un segnatempo a carica automatica questa necessità è abbastanza attenuata dal fatto che il o i bariletti sono sempre mantenuti in tensione dal movimento della massa oscillante.
La carica può avvenire grazie al movimento del rotore che si muove sempre in una direzione (unidirezionale), come in entrambe (bidirezionale).
C’è un lungo e interminabile dibattito su quale dei due sistemi sia il migliore. C’è chi sottolinea che il secondo sia alla fine il più efficiente, ma tecnicamente comporta un accoppiamento di ingranaggi più complicato e di conseguenza un maggior attrito e consumo del meccanismo, aspetto che può avere un peso rilevante quando è passato del tempo dall’ultima manutenzione e la lubrificazione sta per entrare in crisi.
Arrivando finalmente al punto l’aspetto interessante del Calibro 100-4 è che
quando i bariletti sono scarichi il rotore si seleziona da solo in modalità bidirezionale, mentre alla tensione massima si commuta in unidirezionale.
Il suo “ragionamento” lo puoi vedere, come è capitato a me, dal fondello trasparente in zaffiro insieme a scappamento e tutto il resto, decorazioni comprese, che condivide con il Calibro 100-2.
Per maggiori approfondimenti su altri movimenti automatici intelligenti:
Al polso
Con i 40 mm della cassa questo Senator calza meglio al mio polso. Per tutto il resto vale quanto ho scritto sul Senator Perpetual Calendar Blue. Tra l’altro la curiosità è che a chi piacesse un effetto cromatico invertito esiste anche un Senator Panorama Date Moon Phase nella abbottonatissima veste di: quadrante argentato, tre sfere azzurrate, Grande Data con sfondo argentèe, e disco delle fasi lunari azzurrato. Non sono un aficionado dei datari: nei tre lancette se ci fosse sempre la possibilità di scegliere li eviterei. In generale non adoro una finestrella anche piccola che rompe l’armonia di un indice applicato a bastone, o addirittura, se previsto, fa omettere il numero “3” sia arabo o romano. Ma la Grande Data di Glashütte Original è tutt’altra cosa. Infatti non viene quasi mai posizionata sul giro dei minuti. Delle fasi lunari ne ho già parlato più in alto. In un orologio estremamente classico alla fibbia pieghevole prediligo quella ad ardiglione, una modifica che è elementare da apportare.
Prezzo e versioni
Anche il Senator Panorama Date Moon Phase Blue è disponibile in tre versioni. Ref. 100-04-05-12-30 con cinturino in alligatore e fibbia pieghevole standard, prezzo 10.000 Euro. Ref. 00-04-05-12-50 con cinturino in alligatore e fibbia pieghevole corta, sempre a un prezzo di 10.000 Euro, infine con bracciale in acciaio inox Ref. 100-04-05-12-70 al prezzo di 11.100 Euro.
Conclusioni
Di norma se compri una Audi, BMW o Mercedes lo fai perché conosci la proverbiale qualità dei prodotti tedeschi. Tutto il Made in Germany è noto nel mondo per queste qualità, ma diverso ancora è comprare un orologio che sul quadrante è degno di riportare la scritta I/SA che sta per In Sachsen-Anhalt (costruito a Glashütte nello stato di Sassonia). In quel piccolo borgo la qualità passa per una antica tradizione.
Nelle due grandi manifatture che hanno i loro stabilimenti a poche centinaia di metri l’una dall’altra, e qualche altro brand storico, si ragiona ancora come quando nella seconda metà del XIX secolo, le regole dell’orologeria sassone erano state incise persino nel DNA degli orologiai, tanto dopo oltre 170 anni nessuno dei loro pronipoti neppure si sogna di cambiarle.
Qualcuno dice che le platine dei movimenti in alpacca, chiuse a tre quarti sono sotto certi aspetti meno spettacolari dell’architettura svizzera aperta, soprattutto quella a ponti separati.
Io direi che sono semplicemente due diverse tecniche di dipingere un quadro.
Quando i tedeschi filigranano i ponti che sorreggono i bilancieri, lucidano a specchio i colli di cigno, fissano i rubini con castoni d’oro, decorano i quadranti a soleil, decorano platine e movimenti con le loro coste (ndr. non quelle di Ginevra) lo spettacolo è anche così assicurato. Solo che è più facile vedere un elemento sassone in un orologio svizzero, che il contrario. Ma questa non è una gara: è solo una fortuna per chi deve scegliere.
Note finali sui due Senator Blue
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Glashütte Original web.
Appartenendo alla collezione Boutique i Senator Blue sono normalmente venduti attraverso i Flagship del brand e i negozi Tourbillon.
Chi fosse interessato ad acquistarli in Italia può contattare lo Swatch Group Italia Tel. 02 575971 chiedendo del responsabile del brand.