Dal latino Perpetuus, “che procede in modo continuo”. Questo il significato che il vocabolario Treccani riporta per la voce Perpetuo.
Nulla, o quasi, è perpetuo, e questo vale anche per l’orologeria.
Conoscerai il calendario perpetuo, che perpetuo non è dato che “non per colpa sua” ma del computo gregoriano, quando gli anni bisestili degli anni centenari non sono multipli di 400, devono essere soppressi e quindi un movimento con tale complicazione va regolato a mano.
Oppure i calibri automatici che nel 1780 Abraham-Louis Breguet, uno tra i primi orologiai ad interpretarli, chiamava “Perpetuelle”. Ma pur essendo teoricamente capaci di alimentarsi all’infinito con i movimenti di chi li portava nel panciotto, terminata quella pur minima attività più prima che poi si fermavano anche loro.
Alla fine degli anni ‘60 arrivò l’orologio al quarzo. La tecnologia che portò con sé necessitava di molta meno manutenzione di un movimento meccanico, un’autonomia mai vista prima, ma ancora oggi esaurita la batteria si arresta.
Tutto andò avanti così sino a quando nell’oramai lontano 1976 Citizen lanciò la tecnologia Eco-Drive alimentata dalla luce. Il brand giapponese cambiò per sempre le regole affidandosi ad un dispositivo capace di catturare l’energia dalla luce.
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ToggleUna Svolta Chiamata Eco-Drive
Eco-Drive è l’abbreviazione del termine Ecology-Drive, che credo non necessiti di ulteriori spiegazioni, ma che in altre parole significa un orologio che continua a funzionare. Quanto? Finché esposto anche periodicamente alla luce continuerà a tramutarla in energia, o se mantenuto al buio la carica della batteria non si esaurirà.
Trattandosi sempre di qualcosa di concreto, e non di un concetto o di un pensiero, probabilmente l’orologio perpetuo non esisterà mai.
Oggi a quasi cinquant’anni dall’uscita del primo Eco-Drive non ci facciamo più caso. Soprattutto chi ha un orologio animato da questo movimento oramai ci ha fatto l’abitudine di non doversi preoccupare ogni 1 o 2 anni di sostituire la batteria. Però bisogna sottolinearlo che si tratta di una comodità incredibile.
Storia Citizen Eco-Drive
Negli anni ‘70 i primi orologi al quarzo erano già molto precisi ma il loro tallone di Achille stava tutto nella durata della batteria.
Guardando indietro è pazzesco riscontrare come l’uomo avesse già a quesi tempi molto chiaro il concetto di energia ecologica verde che le prime cellule a energia solare erano in grado di offrire. Così come non si riesce a capire perché oggi questa tecnologia non sia ancora diffusa come invece dovrebbe.
Ma le soluzioni nascono sempre durante le difficoltà e nel 1973 la crisi petrolifera, che i più vecchi come il sottoscritto ricordano quando erano bambini con le Domeniche di austerity, vide Citizen come il primo marchio a vedere uno sbocco ai limiti del quarzo sviluppando al contempo una tecnologia innovativa e pulita.
Primo Orologio A Energia Solare
Nel 1974 Citizen presentò un prototipo alimentato a energia solare denominato Crystron Solar Cell e due anni dopo presentò il primo orologio analogico al quarzo alimentato dalla luce.
Nonostante fosse costosissimo per l’epoca (45.000 yen – pari a circa 342 Euro oggi, ma una cifra assurda se pensiamo al 1976), vendette piuttosto bene, e soprattutto in Germania nazione da sempre molto attenta alla salvaguardia dell’ambiente.
Arriva Citizen Eco-Drive
Dieci anni dopo il Crystron Solar Cell il mercato che aveva oramai reagito alla prima mondiale di Citizen proponeva già un discreto numero di marchi che producevano orologi a ricarica solare. Ma proprio quando in media la loro autonomia era di due giorni, pari a un normale orologio automatico, Citizen giocò un altro carico.
Si chiamava Analogue With Solar Cell e con i suoi 8 giorni di funzionamento senza ricarica lasciò ancora una volta tutti di stucco. Non solo, quel segnatempo era in grado con appena 1,5 ore di ricarica di marciare per un giorno intero. Oggi la storia si ripete. Sono trascorse altre decine d’anni ma l’autonomia di carica non è la stessa battaglia che stanno combattendo oggi gli Smartwatch?
Grazie ai passi da giganti effettuati in quei due lustri dal primo orologio a ricarica solare, quel Citizen non solo poteva essere caricato dalla luce solare, ma anche dall’illuminazione artificiale fluorescente dei neon e incandescente delle lampadine.
E finalmente negli anni ‘90 ecco apparire il nome Eco-Drive.
Come già spiegato essere l’abbreviazione di “Ecology Drive” quel nome composto mise nero su bianco il furbo orientamento del marchio giapponese per la tutela dell’ambiente, rappresentando anche un cavallo vincente per il marketing.
Citizen lanciò la collezione Eco-Drive prima in Germania nel 1994, per poi presentarla in Giappone l’anno successivo. Con l’avvento della batteria secondaria (power cell)*2 Citizen stabilì che sei mesi era il tempo di funzionamento standard di un orologio Eco-Drive.
Come È Fatto Il Sistema Eco-Drive
Dell’Eco-Drive ne avrai senz’altro già sentito parlare. Questa sezione mostra tutti i componenti principali e la tecnologia che permette di capire al volo come funziona un Citizen Eco-Drive.
Quadrante
Di qualunque colore o stile sia il quadrante, questo deve naturalmente permettere alla luce di attraversarlo per raggiungere i componenti sottostanti. Nonostante questo all’apparenza è piuttosto simile ad un normale quadrante di orologio.
Cellula Solare
La cella solare è in grado di convertire ogni tipo di luce in energia elettrica, dalla luce del sole e dell’illuminazione fluorescente a quella debole di lampade da tavolo e torce elettriche. Qui distinguiamo il circuito integrato che controlla l’orologio. Questo fa tutto, dal calcolare la giusta lunghezza di un secondo a gestire la carica dell’energia generata dalla cella solare.
Circuito Integrato
Forse oggi visti tempi sarebbe da chiamare scheda-madre ricordando quell’elemento che in qualsiasi device elettronico serve per montarvi sopra tutti i componenti elettronici.
Meccanismo
Questi altro non è se non la parte meccanica dell’orologio che serve a muovere le lancette. La corrente elettrica che scorre nella bobina genera un campo magnetico che fa muovere un rotore. Il rotore quindi aziona gli ingranaggi che muovono le lancette dell’orologio.
Tecnologia Eco-Drive
Eco-Drive è molto più di un dispositivo che converte luce in energia.
In Citizen da sempre amano dire che questo sistema ha altri due obiettivi: il primo è di continuare a fornire precisamente l’ora e quasi senza fine, il secondo è che mentre lo fa deve presentare un bell’aspetto ed identico ad un orologio tradizionale.
Ma per riuscire a realizzare quanto appena descritto per prima cosa gli orologiai di Tokyo hanno dovuto pensare a come ridurre il consumo energetico, un impegno che non finisce mai.
Negli anni Eco-Drive si è evoluto nel mezzo del solito conflitto tra chi si occupa di prestazioni e caratteristiche oggettive, e chi di design e dell’armonia estetica. Una bella lotta.
Per fare un esempio concreto e misurabile oggi un sistema Eco-Drive consuma 9.000 volte meno di uno smartwatch.
Prestazioni
Nel tempo le prestazioni sono cresciute di molto. A metà anni ‘80 i primi Eco-Drive avevano uno scarto di ± 15 secondi al mese, oggi quello scarto è di ± 5 secondi ma all’anno. Infine un Eco-Drive di ultima generaziome con un pieno di luce solare riesce ad avere un’autonomia sino a 10 anni e senza mancare di fornire molte funzioni.
Guarda questo specchietto.
Opinioni
Non c’era bisogno del mio approfondimento su storia e funzionamento di Eco-Drive per decretare la bontà di questo sistema.
Oggi a meno che uno non abbia già in mente un modello di un determinato marchio – e ci mancherebbe – quando si tratta di comprare un orologio al quarzo bisognerebbe sempre partire da un Eco-Drive.
Trovo che per quanto di una comodità estrema la sua carica solare infinita che si traduce nel non dover mai preoccuparsi di cambiare la batteria non sia l’unico vantaggio di questa collezione.
Che sia un subacqueo, un orologio da pilota, un ultrapiatto estremo come la serie 0.45, e pure – si lo so non è meccanico – anche un piacevole e insospettabile ripetizione minuti, c’è un Eco-Drive per tutti.
Ma in tutta franchezza cosa puoi aspettarti per un paio di centinaia di Euro?
Tanto se si tratta di Eco-Drive. È l’ideale anche come muletto o se vuoi andare in vacanza senza farti troppe preoccupazioni. Infine, come potrai leggere in altri articoli, Citizen pur essendo più abbordabile di molti marchi di orologi svizzeri può al momento anche vantare di aver firmato il movimento al quarzo più preciso al mondo.
Tu che ne pensi?
Hai mai avuto un Eco-Drive?
Io si. È un ripetizione minuti (quello che vedi nella foto appena sopra). D’accordo è al quarzo e non è meccanico – ma con lui ogni tanto mi diverto e mi esalto a sentire i suoi rintocchi (emessi elettronicamente) e a sognare un giorno di possederne uno vero.
Racconta la tua esperienza in un commento.
Commenti
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questi articoli di approfondimento tecnico chiari ed essenziali.
Buon anno e un codiale saluto.
g
Grazie Danna! 😉 Trovo gli spunti per scriverli nel pensare che possano esservi utili. Buon Anno a te!
Il mio eco drive non resta mai in carica di giorno sembra funzioni alla sera si ferma avra qualche problema
Grazie per il commento! Purtroppo credo di si.
Sono orologi ottimi. Io nel tempo ne ho comprati in famiglia una decina. Tutti ancora funzionanti. Suggerisco in acquisto, non vi pentirete. Saluti Daniele
Grazie per il commento Daniele!
Posseggo un cronografo Citizen Eo-Drive “Marinaut” Ref. H500-S068801 in Titanio, comprato nel 2010 e da allora non si è mai fermato. Lo metto in orario due volte all’anno ( all’atto del cambio orario Solare/Legale) Anticipa di circa 4 secondi l’anno. Sono soddisfattissimo ed ho in programma l’acquisto di un radiocontrollato sempre Eco-Drive.
Io ne ho uno eco drive ,radio controllato, in super titanio , perde 1secondo ogni dieci milioni di anni
Caspita complimenti per le prestazioni del tuo Eco-Drive Vincenzo! Se vicino ci metti il radio controllato e il super titanio vai sulla LUNA! 🙂
Grazie per il commento Enrico! Tu hai giá il top della tecnologia Citizen…
Sono orologi molti precisi e sono bellissimi
Grazie per il commento Carmine!
Bell’articolo!! Grazie dei dettagli tecnici.
Grazie!
Il mio amato pilot radiocontrollato lo porto tutti i giorni e funziona dal 2005, pienamente soddisfatto. Ottimo aquisto.
Ciao Massimo
Vicenza
Grazie per il commento Massimo! 😉
Da tre anni ho un crono titanio 0650 sempre preciso ho altri 2 Citizen a batterie
Grazie per il commento Mauro! 🙂
Ho un promaster eco -drive, sono super soddisfatto. Molto bello al polso e preciso per le immersioni. A volte basta “poco” per avere un orologio di queste fattezze e qualità ad un prezzo “abbordabile” .
Possiedo dal 2010 un cronografo eco drive Citizen radiocontrollato,in titanio,con quadrante analogico e digitale insieme,con illuminazione dello stesso,una meraviglia di tecnologia e qualità ed una batteria mai da sostituire. ECCEZIONALE
Ho un eco drive da 2 anni. Magnifico e bello da tenere al polso. Tecnologico e completo. Sempre al mio polso.. Resistente e inseparabile.
Grazie per aver laciato le tue impressioni Michele!
Complimenti! 🙂
E credo che se non sarai tu a stufarti starete insieme per ancora per un bel po’! 😉 Grazie per il commento Giuseppe!
Posseggo un eco drive VR200 da quando è uscito in commercio. Ottimo orologio, preciso, affidabile, purtroppo però per i primi anni, dopodiché ha cominciato a presentare i primi problemi come ad esempio cambio data o cambio ora al passaggio da ora legale a solare e viceversa. Mandato in assistenza Citizen dove hanno cambiato la batteria ma non è cambiato nulla anzi è addirittura peggiorato tanto che a volte va indietro, da solo, di tre/quattro giorni e devo provvedere in manuale a ripristinare giorno e ora. Inoltre ho potuto constatare che le lancette non sono allineate come dovrebbero. Mi chiedo, a fronte di una spesa non indifferente per l’intervento in assistenza, cos’hanno riparato se non funziona ancora, anzi è peggiorato?
Grazie per aver raccontato della tua esperienza Gaetano! Se si tratta di un centro di assistenza ufficiale Citizen, la riparazione sarà senz’altro stata fatta: chiunque vi lavori, rispetto ad un orologio registrato in entrata, viene tracciato in ogni azione che fa o che non fa. Se vuoi sapere come si muove un centro di assistenza top in caso di manutenzione-riparazione, CLICCA E LEGGI QUESTO ARTICOLO. Ma non sempre – e questo vale per qualsiasi oggetto, e non solo un orologio – si riesce a risolvere tutto alla prima. Sta a noi utilizzatori verificare il funzionamento e nel caso riportare subito l’orologio al centro di asistenza, e così finchè non funziona come dovrebbe.
Confermo la bontà degli eco drive mi dispiace non riuscire a trovare un centro di assistenza per il cambio,sostituzione di bracciale in gomma vivo a Udine, se mi aiutate a trovare il concessionario ufficiale grazie Franco
Grazie per il commento Franco! Ma sicuramente… Scrivo subito a Citizen Italia, poi appena mi risponderanno ti inoltro qui la risposta. Ti consiglio di iscriverti via e-mail ai commenti flaggando il check box che c’è in basso sempre da dove hai mandato il commento! A presto.
Eccomi già di ritorno Franco! Alla Citizen sono stati dei fulmini a rispondermi…
Il centro assistenza Citizen più vicino a Udine è Rolli Poniz di Trieste, questi i riferimenti:
Rolli Poniz S.n.c. di Laura Poniz e Grusovin P.
C.so U.Saba, 31
34131 Trieste TS
Tel: 040368901
Email: rolli.poniz@gmail.com
Puoi contattarlo direttamente.
In alternativa, più comodo per vicinanza, puoi rivolgerti ad un concessionario ufficiale di Udine tra questi che ti riporto sotto. Considera però che i rivenditori non gestiscono autonomamente i pezzi di ricambio.
Questi i concessionari di Udine:
Croatto 1901 – Via Mercatovecchio, 11, 33100, Udine UD, IT
Gioielleria Clarotti – Via Cavour, 10, 33100, Udine UD, IT
Perissutti Orologi – Via Vittorio Veneto, 54, 33100, Udine UD, IT
Zaninotto – Via Poscolle, 33, 33100, Udine UD, IT
Mi sembra sia tutto!
Tienimi informato se sei riuscito a risolvere, e se hai voglia torna qui a raccontarci i dettagli.
Un saluto
massimo
Articolo snello e chiaro. Personalmente per il 50mo compleanno mi sono regalato l’altichron della Citizen, per intenderci il penultimo modello. Sono contentissimo, perchè con una cifra seppur modesta, ho un orologio che spacca il secondo e soprattutto, con la stessa affidabilità, riesco a controllare l’altimetria ed ha anche la bussola. E per uno come me che talvolta non disdegna una bella escursione in montagna, ed adoro gli orologi complicati e soprattutto non potendosi permettere un Breguet, sono molto soddisfatto! Grazie
Probabilemente non tutti i Breguet sarebbero adatti a come utlizzi tu un orologio in montagna… A ciascuno il suo. Complimenti per il tuo Citizen! 😉
Seguo da tempo questo blog , da appassionato e da fortunato possessore di alcuni orologi. Penso di non avere mai incontrato nel web , una persona con tale competenza e passione per questo settore incredibile. Grazie Massimo , per questa tua capacità di far innamorare le persone a questo mondo e per spiegare con capacità quasi poetica , nozioni tecniche che per alcuni risulterebbero difficili da comprendere. Grazie del tuo tempo !
Con l’aiuto della passione tutti possono farsi un’eperienza tale da riuscire a comprendere meglio questi meravigliosi e misteriosi strumenti che leggono il tempo, siano essi meccanici o al quarzo! Io mi ritengo un privilegiato perchè ci siete voi che mi leggete, e vi vedo mentre mi date la carica! Già.. proprio come un orologio! 😉 Grazie Michele.
Faccio fatica a comprendere perché un orologio tipo patek nautilus con solo una complicazione ,cioè la indicazione del giorno, abbia un costo così elevato di svariate decine di migliaia di euro, rispetto da un Citizen con tante complicazioni, Credo che seppure preferisco gli orologi meccanici ,anche un orologio elettronico alimentato dalla luce abbia tanta ricerca e tecnologia come dimostra il suo perfezionamento negli anni. Rimane la domanda perchè ha un costo così modesto ? Io di recente ho comprato da rivenditore un Rolex deepsea con quadrante bleu-nero e lo ho pagato un quinto circa del Nautilus . Non ne percepisco la differenza. grazie se vorrai rispondere. Scusa la lunghezza
Grazie per il commento Gianfranco! È lunga dare una spiegazione qui ai tuoi interrogativi e sarebbe oltremodo “off topic” (fuori tema) parlare di orologi meccanici in questo articolo. Tuttavia provo a darti qualche razionale. Per quante complicazioni possano mai offire gli orologi al quarzo queste non si possono paragonare con le complicazioni offerte da un orologio meccanico. Un conto è la ricerca nella tecnologia che ha si un costo, un altro e farla nel mondo meccanico dove al costo della ricerca devi aggiungere il costo della mano d’opera e dei materiali. Infine dopo aver sviluppato un orologio al quarzo seppur avanzato nei potrai vendere milioni di pezzi, mentre di un Patek complicato sia per il tempo impiegato sia per i materiali sia per la mano d’opera ne potrai costruire al massimo un migliaio, e Patek Philippe tra i marchi di orologi di lusso è quella che può vantare la più grande produzione. Finisco qui perchè ripeto, nonostante entrambi abbiano il loro razionale non sono due mondi paragonabili.
Grazie della precisa descrizione!
Grazie a te Dario per aver letto l’articolo! 😉
Articolo molto interessante, grazie. Presente con il mio eco drive in titanio e radio controllato.
Grazie a te Massimiliano! Come si dice nel gergo automobilisico… Il tuo Citizen è FULL OPTIONAL! 😉
Buona sera, sono in possesso di un Citizen Eco-Drive Aqualand B.740 da circa 20 anni. Alla fine dell’estate 2021 ho avuto problemi relativi alla ricarica. Ho subito portato il mio Citizen dal negozio da cui feci l’acquisto. E’ stato nelle sue mani per una settimana circa e nonostante avesse sostituito l’accumulatore, non riusciva ad accumulare l’energia dovuta. Mi ha riferito che probabilmente ci dovrebbero essere altri problemi. E’ un orologio che mi piace tantissimo e non vorrei rottamarlo. C’è qualche possibilità di recuperarlo ad un costo contenuto ? A chi mi posso rivolgere ? Ti ringrazio e cordialmente ti saluto.
Grazie per il commento Giuseppe. Il negozio dove l’hai comprato è un rivenditore ufficiale Citizen? Hai modo di contattare uno dei centri autorizzati Citizen scegliendo quello a te più comodo da questa pagina https://www.citizen.it/servizio/centri-assistenza? Nulla è eterno, e dopo vent’anni bisogna vedere se eventualmente si riescono a reperire facilmente i ricambi, ma lascia l’ultima parola a chi è ufficialmente abilitato a manutenere questi orologi. Fammi sapere.
I Citizen Eco-Drive se ben tenuti sono praticamente “eterni”. Non costosi, affidabili e sufficientemente robusti oltre ad avere un design a volte molto interessante. Bel post, complimenti.
Si devo dire che pur ovviamente conoscendoli non mi ero mai addentrato così in profondità sul loro funzionamento. Così grazie all’approfondita documentazione inviatami da Citizen Italia ha dato molta soddisfazione anche a me imparare come sono fatti e descriverli. Grazie per il commento Deeza! Torna presto a trovarci e a lasciare altri pareri! 😉
Ciao Massimo, dopo questo tuo articolo mi sono “avvicinato” a questi orologi. Mi piace l’idea del funzionamento a luce, sia solare che artificiale, inoltre sono dei bei pezzi. Quello che ho notato, con una punta di dispiacere, è la loro dimensione. Il più piccolo è un 43 mm (chiaramente da uomo) il che, per me, li rende un pochino un problema ad indossarli. Quelli in titanio sono davvero leggeri ed in questo caso è un po’ più facile indossarli. Da novello Einstein promulgo la mia teoria: di norma l’orologio non dovrebbe avere una misura maggiore del proprio piede. Io ho il 42 di scarpa ed il 43 di orologio è un po’ più in la. Alla prossima
Abbiamo ragione entrambi ma la colpa è mia: non ti ho specificato che stavo cercando un crono. Dopo quello che mi hai scritto ho di nuovo cercato (chiaramente un crono) e ho trovato quello che già ti avevo detto. Quello che ho selezionato è la referenza CA4484-88E. Un pezzo abbastanza semplice e lineare da poter vedere anche senza occhiali (questi nemici/amici). Per un eventuale acquisto adesso devo pensare se ragionare di testa o di pancia. Come al solito grazie mille
Grazie per il commento Riccardo! Si, credo che tu non sia il solo… La mia visone è che un buon orologio debba semplicemnet andare, ambire, o aspirare sempre all’eccellenza del tema che propone, e Citizen come orologio al quarzo con Eco-Drive ha fatto così: ora come tecnologia riguardo ai movimenti al quarzo è lei che sta sulla vetta più alta. Sei sicuro di aver trovato solo orogi da 43 mm? Guarda che ce ne sono di tutte le misure: 41 anche 38 mm, da pilota, sportivi, eleganti e ultrapiatti come lo 0.45 segnatempo che da sempre adoro.
Grazie a te Riccardo! 🙂
Salve,
dato che mi sono innamorato di un Citizen ecodrive 365 con calibro di ultima generazione E365 che è stato annunciato pochi giorni fa (il 15) e che uscirà fra almeno 6 mesi (referenza: bn1010-05e), al di la del fatto che questo nuovo calibro ed accumulatore saranno entrambi di ultima generazione, che durata ha in media un accumulatore Citizen Eco Drive (La Citizen USA mi ha scritto 40 anni, ma non ci credo), considerando che ormai molti orologi al quarzo di ultima generazione (vedi Tissot Gentleman con calibro ETA F 06.115) hanno calibri a basso consumo energetico con durata pila di 5/6 anni? Grazie
Complimenti Alessandro, sei informatissimo sugli appena usciti Eco-Drive 365! Vero, Citizen dichiara 40 anni ma in effetti sembrano molti. Sulla rete come avrai visto si parla di 20 sino a 10 anni ma sono tutte fonti non ufficiali. L’ho domandato a Citizen Italia e quando mi risponderà lo sciverò in un commento. Se vuoi essere avvisato ti conviene isciverti ai commenti…
Grazie,
per avere più fonti ho scritto anche alla Panasonic, dato che la Citizen usa nei suoi calibri Eco Drive pile Panasonic della serie “MT” (Litio/Titanio/Manganese):
(https://industry.panasonic.eu/products/energy-building/batteries/battery-cells/secondary-batteries-rechargeable-batteries/lithium-coin-type-rechargeable-batteries/titanium-rechargeable-lithium-coin-batteries-mt-series); anche perché per motivi che non sto qui a scrivere, non ho molta stima della Citizen Italia…
È arrivata la risposta da Citizen Italia. “Bisogna distinguere tra durata della carica dell’accumulatore e durata dell’accumulatore stesso. La durata della carica dell’accumulatore dipende da moltissime variabili – orologio indossato oppure no – orologio riposto con la corona inserita, tipologia di orologio etc. La dichiarazione di Citizen è da 6 mesi a 10 anni.
Se invece parliamo della durata dell’accumulatore stesso in quanto parte degli elementi necessari al funzionamento dell’orologio, la questione è differente.
La risposta di Citizen America che indica in 40 anni la durata di un accumulatore potrebbe essere ratificata come durata potenziale, dipendente dalla buona gestione e manutenzione dell’orologio. Quest’ultima dichiarazione deriva dall’esperienza del centro assistenza Citizen.
Infatti secondo la nostra esperienza si sono manifestate le situazioni più disparate. Orologi gestiti bene con età maggiore di 30 anni mandati in revisione periodica presso di noi con accumulatori perfetti e orologi inviati in assistenza che hanno la necessità di sostituire l’accumulatore.
Quindi possiamo affemare che il minimo è 10 anni ed il massimo è 40, ma tutto dipende dall’utilizzatore e dalla cura profusa”.
Questo è tutto.
buongiorno,
sono Angelo, ho un citizen ultra piatto da circa 5 anni. Qualche mese fa si è fermato e l’ho portato dal mio orologiaio il quale mi ha detto (con mia grande sorpresa) che bisognava cambiare la pila annuale, costo 30 euro. Mi ha ridato il mio orologio che dopo qualche giorno si è nuovamente fermato. L’orologiaio dopo qualche giorno me lo ha ridato Funzionante (?) ma dopo qualche ora l’orologio si è fermato. Cosa è successo? i mio orologiaio è incompetente e imbroglione o cos’altro?
Ciao Angelo, difficile per chiunque valutare dall’esterno. Come accade nel mondo dei motori quando insorge un problema elettrico si procede per esclusione. Magari la pila andava cambiata ma si vede che il problema non consiste solo in quello. A questo punto fossi in te lo porterei in un centro di assistenza ufficiale Citizen: di qualunque cosa si tratti loro potranno darti una risposta certa.
Buongiorno sono il proprietario di un Eco Drive Citizen E670, l’orologio purtroppo è stato fermo in cassetto per circa 10 anni. Ho letto il manuale ed ho fatto tutte le operazioni suggerite, esposto al sole per 8 ore ha ripreso a funzionare, l’ho resettato, tutto funziona solo che quando la lancetta dei minuti arriva a 55 minuti durante il normale funzionamento si blocca e trema. In programmazione supera tranquillamente i 55 minuti. Un tecnico prima mi ha detto che potrebbe essere l’accumulatore e poi ha visto che è carico ed ha detto che è un problema meccanico di ingranaggi o molle. Bisogna spedirlo a Citizen Italia per una spesa di circa 200 euro a quanto pare. Puoi darmi qualche consiglio?
Innanzitutto, mi dispiace sentire del problema che stai riscontrando con il tuo Citizen Eco-Drive E670 ma dopo 10 anni di inattività è un comportamento normale: uno smartphone e la sua batteria, per quanto ricaricabile diversamente, se rimasto spento per un periodo immensamente più breve probabilmente non avrebbe dato alcun segno di vita. Prova a resettare nuovamente l’orologio seguendo attentamente le istruzioni del manuale. In caso negativo valuta se valga la pena spendere quella cifra o comprare un Citizen Eco-Drive nuovo.