Ricreare con successo la Maison Breguet probabilmente avrebbe fatto adagiare negli allori quasi tutte le persone che ruotano attorno a questo mondo, infatti il peso storico è piuttosto gravoso e pensare addirittura di reinventarsi è pura utopia, scontato cadere nel confronto diretto.
Non è semplice scrivere la storia, soprattutto se ci si confronta con nomi che hanno almeno un paio di secoli di essa alle spalle. Ma quando tradizione, talento e ambizione s’intrecciano avidamente tutto ciò che può uscire è pura maestria.
Daniel ha già in mente ciò che sarà, non è più solo un idea od un progetto, la sua creaturà nascerà a Le Sentier, nella valle dei meticolosi.
La realtà Daniel Roth è una vera e propria sfida, la sua azienda è distante dai canoni dell’ AHCI nata nel 1985 e dai canoni delle ben più sostenute Maison. Ma questo non basta a scoraggiare un sogno che prende sempre più forma, è il 1988 e l’obbiettivo primario è quello di creare e curare ai massimi livelli artigianali segnatempo d’alta gamma, con una produzione limitata e destinata ai palati più fini.
Indice
Canoni di produzione
Sembra ci fossero una quindicina di orologiai nel laboratorio,tutti estremamente selezionati dallo stesso Daniel Roth, ed ognuno con una mansione specializzata.
I canoni della produzione dovevano esser assolutamente rigorosi, l’idea era di trasferire tutte le competenze ed il sapere acquisito in tanti anni di lavoro sotto una nuova luce.
Nasce così uno dei tratti distintivi della produzione: la cassa a doppia elisse.
Non ci sarebbe bisogno di specificarlo ma la cassa veniva prodotta solo in oro 18 k o in platino, divisa in tre parti: fondello, carrure e lunetta. Le anse sono dritte e saldate alla parte centrale della cassa. Il vetro in zaffiro rigorosamente piatto. Ancora ad oggi rimane una delle casse più belle e ad impatto nel panorama,iconica.
I movimenti base utilizzati sono di gran pregio:Frederic Piguet, Lemania, Jaeger-LeCoultre. Una volta in laboratorio tutti i movimenti venivano modificati e rifiniti con particolare cura nonostante il fondello chiuso (nella maggior parte delle referenze), infatti perlage, anglage, cotes de Geneve, lucidatura delle viti, soleilage, guillochè non mancano, tutto rigorosamente praticato con abilità manuali senza ausilio di macchine a controllo numerico. Nel caso delle scheletrature sembrerebbe fosse Roth in persona ad occuparsene con risultati di altissimo livello.
Le sfere o lancette delle ore e dei minuti prendono la forma a ‘freccia’, azzurrate alla fiamma come vuole la tradizione più antica.
I quadranti sono in oro a più livelli seguendo uno stile british, finemente lavorati a guillochè con tornio rose principalmente con due trame, a lignè e a clous de Paris, sono presenti raffinate godronature e cornici in argento che spesso si intersecano, i numeri sono (tranne rari casi) romani incisi a bulino e poi riempiti accuratamente a mano, infine nei quadranti è presente il nome completo DANIEL ROTH ed il numero dell’orologio.
La formula per scrivere un’importante pagina di storia dell’orologeria è servita, tradizione nelle lavorazioni, innovazione stilistica, scelta di materiali nobili, e produzione esigua hanno consacrato definitivamente Roth in questo mondo, a distanza di trent’anni dando uno sguardo a ciò che ha prodotto ci si rende subito conto di quanto questo talentuoso genio abbia firmato le pagine di quest’arte.
Produzione prima serie ’90-‘94
La coerenza stilistica caratterizza ogni singola opera del maestro, adattando lavorazioni e soluzioni trovate nella rinascita Breguet alla sua personalissima prima serie.
Le caratteristiche elencate poco sopra rimangono pressochè identiche per ogni modello.
Daniel Roth C107 extraplat
La referenza C107 rappresenta in sintesi ciò che un orologio elegante deve fare secondo il dress code. Discreto nel suo insieme grazie allo spessore ridotto, esalta la forma della cassa che rimane incastonata perfettamente al polso e ad uno sguardo attento si mostra finemente in tutta la sua sofisticata classicità.
Cassa in oro (giallo, bianco, rosa) 35mm x 38mm e uno spessore di 5,6mm, incassa un pregiato e ottimamente rifinito Frederic Piguet 71 (calibro automatico tra i più piatti mai prodotti) con rotore decentrato e rifinito a guillochè. Il quadrante è in oro massiccio bianco con guillochè a clous de Paris oppure in oro grigio con guillochè lignè, godronatura vicino alla lunetta ed alla fascia ore con quest’ultima in argento satinato e numeri romani. Le lancette sono a freccia azzurrate alla fiamma.
Esiste una versione fatta su specifica con quadrante in oro nero a clous de Paris e lancette di color argento.
Ma la ref C107 non è l’unica in catalogo a rappresentare la categoria infatti esiste anche la ref. C167 detta midìplat a carica manuale (monta uno splendido Frederic Piguet 21 rifinito con il massimo della cura) dalle dimensioni di 34,5mm x 31,5mm e uno spessore di 6,8mm. La cassa è sempre in oro (giallo, bianco, rosa) e il quadrante anch’esso in oro è lavorato a guillochè (esiste anche una versione di quadrante in onice).
Daniel Roth C147 cronografo a due contatori
La referenza C147 è il cronografo a due contattori che Roth presenta nella prima serie. Esiste anche la ref. C147S, ovvero scheletrata dove il maestro applica la sua abilità nello svuotamento di platine,ponti e bariletto, inoltre provvede a fare raffinate incisioni con la tecnica del bulino, rigorosamente a mano.
Cassa in oro (giallo,bianco,rosa) o platino, 35mm x 38mm ed uno spessore di 10,6mm, incassa un movimento Lemania 2320 a carica manuale rifinito con le specifiche della maison. Il quadrante è in oro massiccio (bianco,grigio,nero) con lavorazioni lignè o clous de Paris. Fascia ore-minuti e cronografia in argento satinato. Le sfere sono azzurrate alla fiamma (tranne nella versione con quadrante in oro nero dove sono di color argento).
Esiste una referenza (prodotta in pochissimi esemplari perciò rarissima) di cronografo rattrappante con movimento Venus 179.
Daniel Roth cronografo monopulsante
Il cronografo monopulsante è un edizione limitata in 52 esemplari . Il movimento risale agli anni ’30 ed è un Lemania 2220 a carica manuale adattato con importanti modifiche alla cassa doppia elisse in oro giallo o platino. Le misure in questo caso aumentano a 38mm x 41mm ed uno spessore di 11,5mm. Il fondello è a pressione con un oblò in vetro zaffiro che permette di vedere il movimento in tutto il suo splendore. Il quadrante è in oro grigio per i 16 pezzi prodotti in platino mentre per i 36 pezzi in oro giallo è in oro rosa molto tenue.
Daniel Roth C127 retrogrado
Si può dire senza alcun dubbio che la ref. C127 sia uno dei capolavori più riusciti del maestro. Assoluto pregio tecnico nella complicazione ed un quadrante disegnato con un savoir faire incredibile, una profondità ed eleganza difficile da trovare in altri segnatempo. L’ispirazione viene da un orologio da tasca creato dal più grande Orologiaio del ‘900, George Daniels.
Cassa in oro (giallo,rosa,bianco) o platino, 35mm x 38mm ed uno spessore di 10,7mm, incassa un movimento Lemania 27LN a carica manuale rifinito ad alti livelli e modificato per la complicazione retrograda. Il quadrante è in oro massiccio grigio con finitura a lignè. Le fasce ore-minuti-secondi sono in argento satinato con numeri romani. Le lancette azzurrate alla fiamma.
Esiste la ref. C127S ovvero la versione scheletrata, prodotta in pochissimi esemplari. Da notare in questa versione i numeri arabi in alcuni pezzi, quasi una novità per la cifra stilistica data alla produzione. La scheletratura e le incisioni sono a livelli altissimi!
Daniel Roth C117 calendario perpetuo semi-istantaneo
La ref. C117 è un progetto ideato e creato a quattro mani con il grande Maestro Philippe Dufour.Il primo prototipo viene presentato nel 1991 con la missione di divenire il primo calendario perpetuo ad aggiornamento istantaneo da polso. Purtroppo però per alcune problematiche tecniche legate proprio al salto istantaneo dei dischi del calendario, vedrà la luce solo nel 1995 in versione semi-istantaneo.
Si può comunque considerare per l’epoca una novità di rilievo, il tutto condito da un insieme stilistico pregevole che ne rende ancora ad oggi uno dei calendari perpetui più raffinati mai prodotti.
La cassa è in oro 18kt (giallo o rosa), 35mm x 38mm ed uno spessore di 11mm, utilizza un movimento base Lemania 8810 a carica automatica ed una piastra aggiuntiva per il modulo calendario di derivazione ETA, il tutto rifinito secondo gli elevati standard della maison. Il quadrante è in oro massiccio grigio con guillochè lignè, le varie fascie sono in argento satinato, i numeri sono romani per l’indicazione dell’ora mentre per indicare il calendario sono di tipo arabo. Le sfere sono azzurrate alla fiamma.
Daniel Roth C189 ripetizione minuti
La regina delle complicazioni trova posto nella collezione Roth indossando la veste più discreta ed elegante, se non fosse per la differenza di spessore da distante potrebbe trarre in inganno anche un occhio attento che la scambierebbe per l’extraplat, infatti il quadrante ha le stesse identiche caratteristiche. Ma la regina,rimane pur sempre la regina mostrando nella parte sinistra della carrure la slitta per innestare la ripetizione.
Sono stati prodotti tre esemplari in oro (giallo,bianco,rosa) con una cassa di 38mm x 37mm ed uno spessore di 10,8mm. Il movimento è un Lemania 389 rifinito con estrema cura. Il quadrante è in oro grigio con lavorazione a lignè, la fascia ore in argento satinato ha i classici numeri romani. Le lancette sono bluite alla fiamma.
Daniel Roth C187 tourbillon
La ref. C187 è probabilmente la miglior creazione del Maestro con il marchio che porta il suo stesso nome.
Un assoluto capolavoro sia dal punto di vista tecnico, realizzativo e stilistico. Un armonia di insieme che ancora ad oggi ne fa uno dei più desiderati tourbillon nel panorama orologiero.
Ammirando questo capolavoro si riassume con un oggetto tutto il lavoro svolto fino a quel momento da Daniel Roth, si intravede l’anima e la determinazione nel creare la sua miglior creatura.
La cassa è in oro 18kt (giallo,bianco,rosa) o in platino, 35mm x 38mm ed uno spessore di 11mm. Il movimento è di derivazione Lemania 387 a carica manuale modificato e rifinito ai massimi livelli. Solidale alla gabbia del tourbillon si trovano tre lancette di lunghezza diversa, ognuna di esse percorre precisamente la scala dedicata pari a venti secondi. In questo modo viene migliorata e semplificata la lettura dei secondi rispetto alla precedente creazione eseguita in Breguet (ref.3350). Il quadrante è in oro massiccio di colore grigio con guillochè di tipo lignè, la cornice ore-minuti presenta i classici numeri romani e è in argento satinato così come le cornici che indicano il numero dell’orologio, il marchio ed i secondi. Raffinate godronature dividono i vari elementi nel quadrante. Le sfere sono azzurrate alla fiamma.
A differenza di tutta la prima serie Daniel Roth, questa referenza ha nel lato del fondello un secondo quadrante con le indicazioni del giorno e della riserva di carica, mantenendo inalterate le qualità del quadrante anteriore.
Tuttavia un esiguo numero di pezzi è stato prodotto senza il secondo quadrante ma con il fondello ad oblò che mostra un’unica platina incisa e decorata a bulino, come avveniva nella ref.3350 Breguet ed un quadrante rifinito a clous de Paris.
Superando ampiamente i parametri C.O.S.C. la ref. C187 viene insignita dell’appellativo ‘cronometro’.
La referenza C187S è la versione scheletrata del tourbillon Daniel Roth.
Curiosità
- Su grande richiesta del mercato italiano sono stati creati 10 esemplari in acciaio delle seguenti referenze.: C107-C117-C147-C187. All’epoca, il mercato italiano era un forte indice di successo per le varie maison, non a caso molti Daniel Roth sono stati venduti proprio in Italia, a testimonianza dell’importanza di questo mercato.
- Il corredo della prima serie era composto da una contro scatola nera con all’interno una scatola in pelle nera di forma rettangolare entrambe marchiate con le iniziali DR, il foglio di garanzia ed autenticità firmato dal Maestro con scritte tutte le caratteristiche del segnatempo.
- Dal momento d’apertura dell’atelier al 1994 non c’è un dato preciso di quanti orologi siano usciti dai laboratori, si vocifera non fossero più di 400 all’anno.
- La referenza che riscontra il maggior numero di pezzi prodotti è la C187, ovvero il Tourbillon
Elogiare ciò che Roth ha prodotto è cosa semplice per chi ama i segnatempo, cassa inedita unita a raffinatezza meccanica piuttosto che materiali nobili e lavorazioni tradizionale, sono solo una parte dell’eredità che il Maestro ha lasciato.
La sua creatura ha tracciato una nuova ed inesplorata via che tutt’oggi talentuosissimi Orologiai Indipendenti percorrono. Uno dei più importanti esponenti a riguardo, Kari Voutilainen, ha espressamente dichiarato l’importanza che ha avuto la Daniel Roth nel mondo orologiero essendo stata capostipite delle attuali realtà dove grandi Maestri sono a servizio dell’alta orologeria per proprio conto piuttosto che alla corte di importanti maison dove non avrebbero potuto esprimere pienamente il proprio talento.
La sfida lanciata dal Maestro Daniel Roth ha avuto un grande impatto nel periodo ’88-’94, tutti conoscevano i grandi nomi del settore, nomi carichi di storia, nomi ripresi da padri fondatori e grandi Orologiai, ma nessuno si sarebbe aspettato di vivere nell’epoca di chi, con maestria e coraggio ha scritto un nuovo capitolo di storia consacrandosi di diritto nell’olimpo di quest’arte.
A breve la terza parte.
Una risposta
Bravo Denny! Siamo concittadini, grazie anche a ciaca e claudio969 mi sono avvicinato a Daniel Roth. Possiedo il crono 147 in oro grigio ed un Breguet 3237 disegnato da DR. Grande orologeria che merita di essere studiata con attenzione per poterla apprezzare in modo compiuto.
Ciao
Enrico (diemmeo)