In orologiera c’è un meccanismo che incanta e affascina più di tutti: il tourbillon. Questa meraviglia nata dalla geniale mente di Breguet alla fine del ‘700, è un simbolo di maestria tecnica e bellezza estetica.
Creato per risolvere un problema di precisione negli orologi da taschino, il tourbillon si è trasformato sino a diventare un indiscutibile segnale di eleganza. È un gioiello meccanico che con la sua danza perpetua ci ricorda magicamente il tempo che scorre.
Ma cosa rende il tourbillon così speciale? Come funziona esattamente? E perché, nonostante l’avvento di tecnologie più moderne e più precise continua a essere così ricercato e ammirato?
In questo articolo proverò a farti entrare nell’anima di questo congegno esplorando la sua storia, il suo funzionamento e i suoi diversi sviluppi e progressi tecnologici, dal classico tourbillon di Breguet al tourbillon volante, dai multi-tourbillon sino alla sua più antica alternativa, il carrousel.
Che Cos’è un Tourbillon
Il tourbillon è un meccanismo progettato per contrastare gli effetti della gravità e migliorare la precisione di un orologio. È stato inventato da Abraham-Louis Breguet e brevettato il 26 giugno 1801 ma commercializzato solo nel 1805. È magnetico e intrigante da osservare.
Problema
In un normale movimento meccanico la molla a spirale è posizionata all’interno della ruota del bilanciere. Essa serve a forzare quella ruota ad oscillare in entrambe le direzioni campionando così un periodo di tempo ad una data frequenza. La sua funzione è di controllare la velocità del treno del tempo a cui sono collegate le lancette.
Qualunque orologio meccanico è influenzato dalla gravità in misura della posizione che assume. Il massimo dell’attrito si raggiunge quando è in verticale, l’orientamento in cui si trovavano per la maggior parte della giornata gli antichi segnatempo da tasca quando riposti nel panciotto. Con l’aumentare dell’attrito le oscillazioni della spirale diminuiscono di intensità rendendo l’orologio più lento. Al contrario in altre posture può diventare più veloce.
Soluzione
Ecco quindi che Breguet ebbe una geniale intuizione: mettere il bilanciere e lo scappamento all’interno di una gabbia rotante che compie un giro completo ogni minuto. In quel modo gli effetti negativi della gravità si sarebbero annullati, poiché ogni eventuale deviazione sarebbe stata compensata dal movimento della gabbia stessa.
Ecco il ruotismo di un calibro automatico Jaeger-LeCoultre paragonato con quello di un altro movimento sempre del marchio ma con tourbillon.
Era nato il tourbillon, un meccanismo tanto semplice nel concetto quanto, soprattutto a quei tempi, estremamente complesso da realizzare.
Ma non si tratta solo di un capolavoro di ingegneria meccanica. Con il suo movimento instancabile e ipnotico è anche uno spettacolo unico per gli occhi, un balletto meccanico che incanta e affascina.
Un tempo veniva posizionato sul retro del movimento, e perciò all’oscuro, poiché era considerato solo come un elemento tecnico. Oggi fortunatamente la maggior parte degli orologi con tourbillon lo mostrano da un’apertura sul quadrante, per consentire di ammirarlo con un solo colpo d’occhio.
Ai nostri giorni il tourbillon è sinonimo di orologeria di alto livello e, anche se la sua funzione originale di migliorare la precisione dell’orologio è stata superata da tecnologie più moderne come i movimenti al quarzo, il suo fascino è rimasto inalterato.
Come Funziona un Tourbillon
Per comprendere come funziona un tourbillon è essenziale capire in un orologio meccanico il ruolo della ruota del bilanciere e dello scappamento. Lo scappamento è la parte più critica di un calibro: normalmente è composto da una molla della spirale, dalla ruota del bilanciere e dalla forchetta costituita da due palette.
La seguente animazione rende immediatamente e bene l’idea sulle correzioni operate dal tourbillon.
In un tourbillon la ruota del bilanciere e la molla della spirale che sono posizionate all’interno di una gabbia, compiendo un giro in un minuto annullano perciò gli effetti negativi della gravità.
Ora che abbiamo visto il funzionamento del classico tourbillon di Breguet possiamo addentrarci nell’altrettanto ingegnoso mondo delle sue varianti, perché da sempre nell’orologeria di alto livello, quando viene inventato qualcosa, altri tentano di migliorarlo offrendo le proprie soluzioni alternative e così all’infinito.
Questo è il semplice motivo per cui a differenza della tecnologia l’orologeria meccanica non conosce il termine obsolescenza.
Tourbillon volante
Ormai se un tourbillon spunta da un quadrante dovresti saperlo riconoscere anche da lontano. Ma non tutti sono uguali. Nell’immaginario dell’orologeria, il tourbillon volante rappresenta un meccanismo che sembra danzare nel vuoto, un dispositivo che sfida le leggi della fisica.
Questa evoluzione del tourbillon classico, inventata nel 1920 dal maestro orologiaio di Glashütte Alfred Helwig, si distingue per una gabbia sostenuta da un solo lato, che dà l’illusione di volare o galleggiare all’interno dell’orologio.
Il prossimo breve video mostra in modo molto comprensibile com’è fatto un tourbillon volante.
Nonostante l’apparente leggerezza, il tourbillon volante nasconde un’incredibile complessità. La gabbia, che a differenza del tourbillon convenzionale è appesa da una sola estremità, ossia sotto dal lato movimento, richiede nella sua costruzione un’attenzione estrema per risolvere l’annoso problema di tutti questi meccanismi: l’equilibrio.
Il bilanciere, le palette e la ruota dello scappamento sono sempre tutti posizionati all’interno di una gabbia che compie una rotazione di 360° in un minuto ma appesa da un solo elemento a sbalzo.
Helwig, che fu anche docente alla Scuola di Orologeria di Glashütte, perseguì l’idea della sospensione in aria del meccanismo regolatore di Breguet non solo per un fatto estetico, ma anche per sodisfare la sua insaziabile ricerca della precisione di marcia.
Durante i suoi esperimenti, il maestro scoprì che questo elegante dispositivo otteneva anche maggiore accuratezza di marcia. Oggi, il tourbillon volante è considerato una delle massime espressioni dell’Alta Orologeria, un simbolo di competenza tecnica e estetica raffinata che spesso viene adottato anche dalla scuola svizzera.
Tourbillon Due e Tre Assi
Nel mondo dell’orologeria l’innovazione non si ferma mai. E così, quasi due secoli dopo l’invenzione del tourbillon classico, l’orologiaio inglese Anthony Randall rivelò un’evoluzione del meccanismo di Breguet davvero all’avanguardia: il tourbillon a doppio asse.
Questo, brevettato nel 1977, ruota non su uno, ma su ben due assi, entrambi completando un cerchio di 360° in 60 secondi. Un dettaglio interessantissimo è che il primo tourbillon a due assi possedeva un meccanismo di forza costante, garantendo così che l’energia trasmessa dal bariletto allo scappamento fosse sempre regolare.
E poi c’è il tourbillon a tre assi, un’altra meraviglia della meccanica orologiera. Inventato dall’orologiaio indipendente Thomas Prescher, ruota su tre piani diversi, offrendo un ulteriore livello di compensazione per gli effetti della gravità.
Nonostante le sfide tecniche e pratiche che ha dovuto affrontare nella sua creazione, Prescher è riuscito a realizzare un orologio che è un vero capolavoro di micro ingegneria.
Ma, come sempre, la domanda rimane: a cosa serve davvero un tourbillon oggi? Come hai visto ai tempi di Breguet il tourbillon era un meccanismo essenziale per garantire la precisione di un orologio. Oggi se si è in cerca della precisione assoluta – quella vera – ottenerla non è più un problema tanto meno economicamente con un movimento al quarzo. Ma la sfida di perseguire il più alto grado di isocronismo per vie analogiche e meccaniche rimane sempre uno dei primi desideri sia di un orologiaio sia di un appassionato.
Il tourbillon continua a esistere, a evolversi, a stupire. Perché? Forse perché oltre a essere un ragionato insieme di ingranaggi è un simbolo: un simbolo del virtuosismo, dell’originalità e della bellezza dell’orologeria. E, in fin dei conti, non è forse oggi questo il vero senso delle complicazioni meccaniche?
Doppio e Quadruplo Tourbillon
Nel 2004, gli orologiai indipendenti Robert Greubel e Stephen Forsey hanno svelato una nuova meraviglia: il Double Tourbillon. Questo meccanismo, come suggerisce il nome, è regolato da due tourbillon ma la novità non si è fermata lì.
All’interno di una gabbia che ruota in 4 minuti, è posizionata una seconda gabbia più piccola, inclinata di 30 gradi rispetto alla prima, che contiene il bilanciere e la spirale e che compie un’intera rivoluzione in 60 secondi.
Secondo i due questa soluzione combinata permetterebbe di correggere non solo gli errori causati alla spirale dalle diverse posture durante il movimento anteroposteriore, ma anche le interferenze che possono derivare da altre inclinazioni.
E Greubel Forsey, il nome del marchio ispirato dai loro nomi, non si è fermata qui. Nel 2008, ha presentato il primo Quadruple Tourbillon, altro capolavoro di Alta Orologeria mai visto prima. Questa serie di orologi si basa sull’impiego di quattro tourbillon raggruppati in coppie, ciascuna che ospita un oscillatore autonomo collegato direttamente a un differenziale sferico.
Quest’ultimo moltiplica per due la prestazione cronometrica dell’insieme dei due organi regolatori. Sempre secondo i suoi creatori, il quadruplo tourbillon consentirebbe di ottenere un miglioramento di marcia, in particolare in posizione stabilizzata.
Nonostante i tourbillon multipli, inclinati, rotanti su due o tre assi possano teoricamente migliorare l’isocronismo dell’orologio, stiamo sempre parlando di meccanica e la precisione assoluta rimane un obiettivo irraggiungibile.
Tutto ciò comunque non toglie nulla alla maestosità di qualsiasi tourbillon che rappresenta la manifattura a regola d’arte della vera orologeria.
Carrousel: Alternativa al Tourbillon
Ci sarebbero ancora altre varianti di cui discutere, che cercherò di documentare nei futuri aggiornamenti di questo articolo. Il tourbillon non è l’unico dispositivo pensato per combattere gli effetti della gravità.
Un altro meccanismo, spesso confuso con l’invenzione di Breguet, è il carrousel. Ideato nel 1892 da Bahne Bonniksen, orologiaio danese stabilitosi a Londra, il carrousel fu concepito quasi cent’anni dopo il tourbillon dall’esigenza di mercato di realizzare un orologio da tasca preciso ma a un prezzo più vantaggioso.
A differenza del primo, nel carrousel l’organo regolatore non è direttamente collegato al bariletto, ma è mosso da un treno d’ingranaggi che nelle versioni originali consentiva di compiere una rotazione di 360° in ventisette o persino quarantadue minuti. Questo rende questa funzione unica nel suo genere e all’epoca capace realmente di offrire una maggiore precisione meccanica di marcia a un costo più ragionevole.
Ma nonostante la sua natura “economica”, il carrousel non ha avuto una vita lunga come il tourbillon. Ciò perché dato che è costituito da più elementi, richiede anche molto più tempo per regolarlo. Ma come sempre accade nell’Alta Orologeria, nulla rimane mai sepolto per sempre.
Qualche anno fa Blancpain ha riscoperto il carrousel con la collaborazione del maestro orologiaio di origini italiane Vincent Calabrese, trasportandolo al polso con il Calibro 225 che muove il Carrousel Volant Une Minute.
Questo dispositivo brevettato compie una rotazione completa in un minuto, rivoluzionando l’idea originale di Bonniksen e dimostrando ancora una volta che nell’orologeria la magia è di serie.
Oggi il marchio di lusso svizzero ne ha cinque diversi modelli a catalogo che sono accompagnati anche da altre complicazioni. Nel 2014 ha proposto un orologio regolato sia da un tourbillon che da un carrousel con funzione di cronografo.
E con questo ho terminato il mio elenco di 6 diversi tourbillon oltre al primo di Breguet.
Opinioni
Ma il tourbillon, cui scopo di portare precisione a un movimento meccanico è stato tecnicamente superato, oggi ha ancora senso? Per me si.
A oltre duecento anni dalla sua invenzione, concepito verso la fine dell’Illuminismo, il momento della storia in cui più l’uomo si sentiva quotidianamente spinto a superare se stesso, il tourbillon continua a rivelarsi non solo un capolavoro di meccanica e estetica ma un vero e proprio simbolo di status orologiero.
Il tourbillon è un ponte tra passato e futuro, l’anello di collegamento tra la tradizione orologiera e le innovazioni che ci consentono di scoprire nuovi orizzonti.
È un meraviglioso esempio di arte cinetica, un segno di Alta Orologeria, un promemoria che nonostante viviamo in piena era digitale e tra i più precisi orologi al quarzo, c’è sempre spazio per l’arte, per l’ingegno e per la bellezza.
Tu che ne pensi?
Commenti
Ciao Massimo, hai fatto una carrellata di pezzi meravigliosi! Poter avere un orologio con tourbillon penso sia il sogno di ogni appassionato (me incluso). Se il caso di continuare ad inventare anche se oggi avere l’ora è molto facile (gli smartphone, le pubblicità stradali…)? Direi assolutamente sì! Diversamente si andrebbe ancora in giro a piedi o a cavallo anzichè in comode auto o aerei da centinaia di posti…. L’AMICO orologio che abbiamo al polso vive con noi e (credo) niente o nessuno lo potrà mai sostituire
Ahahah Sei un vero appassionato Riccardo! 😉
Una ricostruzione storica e tecnica molto dettagliata che ci dimostra come, in oltre due secoli, da Breguet ai giorni nostri il tourbillon si sia evoluto spingendo grandi maestri a creare nuovi capolavori sempre più complessi.
Per un grande appassionato di tourbillon in tutte le sue sfumature come sono io non posso che dire: grazie per l’articolo!
Grazie a te Pix, sono contento che ti sia piaciuto!
Eccellente articolo!
Grazie!
Bellissimo articolo, ce ne fossero di così esaustivi e ben scritti anche in altri contesti, in giro per il web o anche sui giornali.
Molto interessante….peccato che siano per pochi i prezzi sono vertiginosi comunque è anche difficile da capire pesa che mente aveva quell uomo
Già! 🙂
Grazie Riccardo!