Chi ha scritto le regole che definiscono un cronografo sportivo? È vietato cambiarle? Dopo oltre cent’anni che il misuratore di intervalli brevi è migrato dalla tasca al polso, appena ne vediamo uno l’abbiamo già classificato con “questo è classico, questo è sportivo” e nel frattempo pensiamo alle relative limitazioni di utilizzo.
Qualche anno fa Glashütte Original propose qualcosa di diverso. Niente che fosse solo acciaio dalle solite forme spigolose e pieno zeppo di scale tachimetriche. Nulla di creato da una catena di produzione.
Mi riferisco al cronografo sportivo di manifattura Senator Chronograph Panorama Date in acciaio, un modo diverso di approcciare l’arcinoto aggettivo al nome che contraddistingue la da sempre complicazione orologiera preferita dagli italiani.
Un Concetto Nuovo (Non per Glashütte Original)
Molti dopo aver letto staranno già pensando: “ma è dai primi anni ’70 – l’era inaugurata da Gerald Genta che in Alta Orologeria si realizzano cronografi sportivi di lusso in acciaio”. Verissimo, ma si tratta di varianti di collezioni che riportano sempre i tratti classici della linea di riferimento, non il contrario.
E a tanti va bene così. Infatti la maggior parte dei cronografi sportivi di manifattura svizzera seguono quella strada.
Glashütte Original ha invece un’altra visione – come le altre mai etichettabile – di classico e di sportivo. Come quando diversi anni fa piazzò un calendario perpetuo in un orologio dalle sembianze tutt’altro che antiche. Originalissimo. Ma un orologio subacqueo complicato del genere non è fatto solo per andare in spiaggia, e così il cronografo sportivo Senator Chronograph Panorama Date che sarebbe adattissimo da indossare anche a una prima della Scala.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 2014 la manifattura tedesca presenta il primo modello mosso dall’allora nuovissimo Calibro 37 in due eleganti versioni rispettivamente in platino e oro rosso.
Tecnicamente all’avanguardia – come spesso vediamo – se a Glashütte avessero solo cambiato il materiale della cassa optando per il più sportivo acciaio, allora avrebbero creato loro stessi il problema.
Ti immagini andare a giocare a tennis con un segnatempo dal quadrante microporoso in avorio che scandisce le ore con sottili numeri romani segnati da lancette azzurrate?
Sicuramente oggi una qualunque linea di cronografi di manifattura necessita anche per accessibilità di un modello in acciaio, ma arrivati a quel punto elenco il reparto ricerca e sviluppo della Maison si dev’essere chiesto: e se trasformassimo anche dove non si vede il Senator in un cronografo sportivo?
Chi conosce bene la personalità di Glashütte Original non sarà certo rimasto stupito da questa scelta. Nel passato il Senator si è vestito pure di ceramica, ma trattandosi della sola cassa quello è stato puramente un esercizio di stile.
Il fratello gemello del Senator Chronograph Panorama Date a differenza della sua metà formale e austera propone una cassa in acciaio da 42 mm – ultimamente rivista – riprogettata per far fronte persino a un uso subacqueo intensivo visto che è impermeabile sino a 100 metri. Le finiture lucide che si alternano a quelle satinate sono li comunque a ricordare le origini sempre chic della collezione. Guarda il video ufficiale.
La fabbrica di quadranti della manifattura di base a Pforzheim (D) ha realizzato per l’occasione un quadrante nero dove tutte le scale e i contorni degli indici sono color bianco, inclusi quelli delle appena due cifre romane lasciate superstiti per ribadire che si tratta sempre di un Senator.
Ma il tocco più d’impatto sportivo che a tantissimi è piaciuto subito è come si può vedere anche alla luce del sole l’abbondante uso di Super-Luminova blu, che oltre a esaltare tutti gli indici e i numeri romani fa lo stesso con le sfere di ore e minuti e quelle del cronografo e le tre dei contatori, cui quello dei secondi continui integra anche un indicatore di riserva di carica.
Per allaccialo c’è la possibilità di scegliere tra un cinturino in cuoio con impunture in bianco, ma molto valido secondo quanto confermano le ultime tendenze è anche il cinturino in caucciù. Ultimo, e più sportivo che mai, il bracciale in acciaio lucido e satinato – oggetto di questa nuova recensione dell’orologio – come la cassa su cui è stata montata una chiusura pieghevole regolabile con ben otto micro scatti da 1 mm di passo, un brevetto Glashutte Original.
Dentro il Calibro 37-01 e i suoi aggiornamenti
Sotto batte sempre il Calibro 37 movimento automatico con cronografo integrato ma anch’esso modificato.
In generale un movimento con cronografo integrato è da preferire poichè presenta una migliore resa meccanica perché dal momento che si preme un pulsante tutti gli ingranaggi adibiti alla complicazione impiegano un tempo minore per allinearsi e perciò entrare in azione. A questo si deve aggiungere che in una soluzione dedicata tutto il sistema beneficia di una trasmissione al 100% diretta.
Un calibro con complicazione/i integrata/e non possiede platine intermedie e perciò la sua filosofia costruttiva è più qualitativa, così come il prodotto finale che risulta più compatto. A parità di funzioni sono necessari meno elementi.
Minor ingombro della frizione
Già di per se il Calibro 37 non è un movimento cronografico con funzioni base: la sua struttura sintetica permette la rilevazione dei tempi a 1/4 di secondo e presenta anche la funzione flyback o “retour en vole” da sempre considerata una complicazione dentro a un’altra complicazione.
Essa serve per misurare due o più intervalli brevi in rapida sequenza. Dopo che il cronografo è partito premendo di norma il pulsante inferiore, che dopo l’arresto solitamente si usa per resettarlo a zero, la lancetta torna a zero ma riparte automaticamente a cronometrare.
Pensando a un utilizzo più sportivo il Calibro 37 è stato modificato nella frizione. Ora di dimensioni inferiori, la sua nuova leva – cui azione avviene attraverso lo spostamento di un pignone – compie lo stesso breve percorso sia per l’innesto sia per il disinnesto.
Un piede nel futuro
Quando a Glashütte hanno messo giù le basi del Calibro 37 hanno subito pensato a una lunga autonomia. Non è tanto il fatto delle settanta ore quanto che a fornirle sia un solo bariletto.
Il rendimento dell’accoppiata bariletto / scappamento è qui particolarmente curato; nel percorrere la strada che l’ha portata ai suoi movimenti di ultima generazione Glashütte Original ha pensato nel pieno rispetto della prima regola nella progettazione di un motore: cercare di diminuire le masse non sospese, così – in orologeria – da camminare verso un’alta precisione di marcia.
E l’altro nel passato
Naturalmente come in tutti i movimenti è rimasta invariata la classica architettura base di scuola sassone che prevede una platina chiusa a 3/4 per garantire una maggior compattezza nel tempo di tutti gli elementi che racchiude.
Ma per Glashutte Original la sportività non deve mai andare a discapito dello spettacolo. Qui c’è tutto da vedere, altro che fondello chiuso come un coperchio.
Capovolgendolo e guardando il movimento attraverso il cristallo in zaffiro insieme a notare le coste tipiche dell’orologeria di Glashütte, i castoni dei rubini in oro, e le viti azzurrate e lucidate, tutte decorazioni eseguite a mano, si può osservare sia il movimento bidirezionale del rotore traforato sia – azionando il cronografo – lo smistamento delle funzioni tramite l’istantaneo scatto della ruota a colonne.
Per questioni di spazio la regolazione a collo di cigno è singola, sempre comunque appoggiata sul classico ponte filigranato di firma sassone anch’esso inciso a mano.
Puoi trovare tutte le caratteristiche tecniche nel catalogo Glashutte Original.
Prezzo
Il Senator Chronograph Panorama Date Steel costa €16.800 con bracciale in acciaio e €15.600 in tutte le versioni con cinturino in cuoio, gomma e tessuto sintetico. Altre informazioni le trovi sul sito web ufficiale www.glashuette-original.com
Conclusioni
Introdotto nel 2014 inizialmente nelle versioni in oro rosso e platino, con la versione in acciaio ha cambiato faccia e ampliato il suo utilizzo. La Data Panoramica che è una delle firme del marchio ha trovato uno spazio perfetto: è simmetrica alle altre indicazioni sia verticali sia orizzontali perciò non disturba il design, anzi, oltre a offrire una funzionalità, ha riempito uno spazio che altrimenti, visti i tre contatori, avrebbe costretto a lasciarlo vuoto per cerca ugualmente di perseguire un’armonia.
Nonostante rimanga un tool watch se la cava bene anche in situazioni più formali. Il livello delle finiture del movimento è ottimo in rapporto al prezzo; chi ha un debole per i cronografi e pensa sia venuto il momento di acquistarne uno di manifattura dovrebbe prenderlo in considerazione.
Per me i punti vincenti del Glashütte Original Senator Chronograph Panorama Date sono: la fattura del quadrante quadrante, la tecnica del Calibro 37 (movimento con cronografo integrato) e le sue finiture.
Il mio flashback su questo cronografo si è concluso. Vuoi aggiungere le tue di opinioni in un commento?
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