Ieri Glashütte Original ha lanciato 3 video inediti che sottolineano la sua visione orologiera originale tanto quanto la storia delle sue origini.

La storia unica di Glashütte Original
Ai primi del XIX secolo le montagne intorno a Glashütte esaurirono l’argentite. Fino ad allora il paesino così come la zona circostante si basava quasi esclusivamente sull’estrazione di quel minerale. Fortemente preoccupato, a un certo punto il governo di Dresda incaricò un maestro orologiaio della città, tal Ferdinand Adolph Lange, di fondare nel piccolo borgo distante appena 30 km dalla capitale una manifattura orologiera.
Per ottenere questo scopo Lange dapprima si mise a formare gli ex minatori avvicinandoli all’arte dell’orologeria, ma per creare da zero in quel sito un polo orologiero che potesse generare artigiani e idee all’altezza dei competitori svizzeri, pensò che tutti i suoi più illustri colleghi avrebbero dovuto spostare il loro laboratorio a Glashütte.

Perciò ebbe l’intelligenza di chiamare Julius Assmann, che a metà dell’ottocento realizzava cronografi da tasca ineguagliabili. Con questa mossa Lange si portò in casa il suo maggiore competitore ma di li a poco seguirono la scelta del maestro berlinese altri grandissimi nomi come Ludwig Strasse e Gustav Rohde, già famosi per i loro precisissimi regolatori, ma ben lieti di fondare nel 1875 i loro laboratori nel minuscolo ex sito metallifero.

Alla fine del Secolo arrivò a Glashütte anche l’orologiaio Ernst Kasike. A quell’epoca, dopo soli cinquant’anni, la produzione di Glashütte aveva già messo in crisi tutta l’orologeria svizzera. La storia poi ci ha insegnato che gli elvetici hanno dovuto far fronte a minacce che provenivano anche da molto lontano, come dall’America con Waltham, e dal Giappone con Seiko, colei che alla fine degli anni ’60 diede inizio alla ben più critica crisi dal quarzo.
La scuola sassone viaggiava oramai sulle vette dell’Alta Orologeria e dopo Lange, e i suoi famosi colleghi, avevano aperto bottega a Glashütte decine e decine di artigiani dando così luogo a una vera e propria industria autosufficiente. I loro nomi oggi danno il nome alle vie del paese o sono incisi sui numeri degli edifici che un tempo occupavano.

A inizio del nuovo secolo l’orologeria sassone salì ancora più in alto con opere come l’orologio astronomico di Hermann Goertz e invenzioni spettacolari che tutto il mondo oggi adotta, svizzeri per primi, come il tourbillon con gabbia volante ideato da Alfred Helwig.
Di li a poco la Seconda Guerra proverà a distruggere cento anni di storia dell’orologeria ma senza riuscirvi. Il territorio entrò a far parte della Germania dell’Est: i restanti artigiani affluirono nel 1951 nella VEB Glashütteer Uhrenbetriebe (GUB), cui si unì nel 1975 anche Strasser & Rohde Glashütte/Sa. Nel 1990 questo consorzio di orologiai diventò Glashütter Urenbetriebeb, mentre il 7 dicembre sempre di quell’anno Walter Lange decise di rilanciare il marchio di famiglia iniziando a progettare il Lange 1, il Tourbillon “Pour le mérite”, l’Arkade e il Saxonia; quattro orologi che vennero poi presentati nel 1994 nel castello di Dresda e che oggi festeggiano il loro venticinquesimo anniversario.
Nel 2000 A. Lange & Söhne fu acquisita da Richemont e Glashütte Original entrò a far parte dello Swatch Group AG.
La strana storia di Glashütte Original fa si che il suo nome comprenda l’anima di quasi tutti gli artigiani che oltre 170 anni fa iniziarono a svolgere la propria attività in un borgo che oggi supera di poco i 7.000 abitanti.
Glashütte Original: una visione molto originale
Il nome Glashütte Original deriva dal marchio DEUTSCHE PRÄZISIONSUHR ‘ORIGINAL GLASHÜTTE’ che dal 1921, per cercare di combattere la contraffazione arrivata insieme ai successi commerciali, coloro che producevano nel borgo decisero di adottare.
Originale è anche la visione dell’omonima manifattura, sempre alla ricerca di orologi complicati fuori dal coro come il Grande Cosmopolite o di particolari, ma sempre genuine interpretazioni.
Video
Ecco i nuovi video su tre eccellenze di Glashütte Original.
Glashütte Original Senator Excellence Panorama Date Moonphase
Nel 2016 è stato introdotto il Senator Excellence non tanto per rimpiazzare il Senator, ma per introdurre il Calibre 36 e nuovi fini concetti di orologeria. Forte di segni tradizionali come la Grande Data, e in questa versione anche delle fasi lunari, il suo movimento oltre a prevedere tutte le regolazioni con la semplice corona di carica, restituisce sempre 100 ore di autonomia a testimonianza di un ottimo progetto del calibro base. Il video mostra i nuovi quadranti dei Glashütte Original Senator Excellence Panorama Date Moonphase introdotti nel 2018.
Glashütte Original Panoinverse
Sempre lo scorso anno il Glashütte Original Panoinverse ha festeggiato 10 anni. Introdotto nella collezione Pano nel 2008, la particolarità di questo orologio che con la visualizzazione dell’ora decentrata sottolinea la scuola sassone, sta nel mostrare sul quadrante – grazie a un movimento inverso – il bilanciere qui nella versione con doppio collo di cigno su ponte filigranato, quando normalmente questo elemento si trova nella parte posteriore.
Glashütte Original Senator Manual Winding Skeletonized Edition
Introdotto per la prima volta nel 2014 il Glashütte Original Senator Manual Winding Skeletonized Edition è un omaggio alla paziente arte della scheletratura che prevede di prendere un calibro e asportare, oltre che lucidare e incidere, ogni singolo elemento visibile. Qui l’estetica deve fare un sottile compromesso con la funzionalità. Un’esclusiva tecnica della scheletratura di questo Senator permette di mettere in risalto in modo chiaro le incisioni dorate ed i numeri di serie presenti sulle parti rodiate del movimento.
L’articolo finisce qui ma a questo link potete trovare altri video di Glashütte Original.