Ieri 30 Giugno sera al Centro Filologico di Milano si è tenuta la presentazione ufficiale di Impressioni il libro di Glashütte Original uscito nel settembre 2015 ora disponibile anche in lingua italiana.
Racconta la storia di un marchio che dopo aver attraversato diverse vicissitudini causate dai grandi eventi economici e politici del secolo scorso, tra cui le due grandi guerre, ha saputo prima adattarsi a produrre segnatempo popolari seguendo le regole del regime socialista, poi a riprendere a raccontare la storia dell’ Alta orologeria tradizionale tedesca.
Oltre che per le stupende opere di Ferdinand Adolph Lange, l’incaricato dal governo di Dresda a organizzare il polo orologiero sassone, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX il piccolo borgo di Glashütte era diventato famoso in tutto il mondo per segnatempo di grossa orologeria come quella dei maestri Ludwig Strasser, Gustav Rohde e Hermann Goertz cui pendolo astronomico troneggia all’entrata del Museo dell’Orologeria, ma anche per i cronometri da marina sviluppati da assi come Fridolin e Paul Stübner, Gustav Gerstenberger o Herbert Weydig.
Infine come non menzionare i famosi orologi da tasca costruiti da Julius Assmann e Moritz Grossmann che furono proprio loro a creare non pochi problemi commerciali agli svizzeri? E vogliamo concludere in bellezza con Alfred Helwig, l’inventore del tourbillon volante?
Se escludiamo la famiglia Lange e Grossmann, marchio recentemente rinato per opera di Christine Hutter, gli sforzi di tutti gli illustri orologiai menzionati sopra, e di molti altri ancora cui non basterebbero diversi articoli per elencarli tutti, continuano a vivere oggi sotto il nome di Glashütte Original.
Il libro racconta attraverso 12 capitoli del percorso lungo oltre 170 anni di Glashütte Original. Nei suoi orologi e nella sua visione sono continui i riferimenti a segnatempo del passato, senza dimenticare ovviamente quelli realizzati dopo la Guerra sotto il regime sino alla caduta del Muro.
Le immagini, e non solo quelle dei meccanismi, sono da mozzafiato.
All’evento erano presenti anche due specialisti della Maison di Glashütte: uno intento a montare gemme sui quadranti dei nuovi Lady Serenade, e una giovane orologiaia che normalmente è impegnata nell’assemblaggio dei moduli dei calendari perpetui, nonché responsabile della linea di produzione della complicazione Grande Data . Nella foto in basso si può notare affiorare dal Calibro 37 con cronografo integrato, insolitamente rifinito anche dal lato quadrante, che anima i Senator Chronograph e i Seventies Cronograph.
Presente naturalmente anche il nuovo Calibro 36 che muove il Senator Excellence.
Tornando al libro, è una chicca per gli appassionati: i racconti storici si mischiano con descrizioni tecniche dove i materiali stessi sembrano spiegare il perché di certe soluzioni che vediamo solo nella tradizione orologiera sassone.
Per maggiori informazioni sul libro Impressioni visita il sito web ufficiale.